Il prestito infruttifero è un particolare tipo di prestito che, in genere, riguarda i rapporti familiari o tra amici. Come si sa il prestito è tale quando prevede un rimborso gravato da interessi. Nel caso in cui, invece, non ricorressero queste condizioni, si tratta di un’altra formula che è comunque regolata da legge.
Per esempio, se un genitore volesse prestare ad un figlio una somma (poniamo 200.000 euro) senza interessi per l’acquisto di una casa, dovrebbe giustificare al fisco il passaggio di danaro dal conto corrente dei genitori a quello del figlio. In questo caso bisogna chiedersi: ci vuole una scrittura registrata? Che aliquote di registro si pagano?la scrittura è privata o pubblica? E tutto questo comporta complicazioni particolari?
Proviamo a rispondere a queste domande.
Per iniziare diciamo che si rende necessaria una formalizzazione del prestito, quindi ci vuole una scrittura privata tra genitori e figlio, che può essere scritta utilizzando questo modello presente su Scritturaprivata.net, che va registrata. Dal momento che non sono previsti interessi bisogna applicare l’imposta di donazione e, nel caso la cifra fosse inferiore a 1 milione di euro, non si pagherà nessuna franchigia a parte, in alcuni casi, l’imposta fissa di 168 euro. In alternativa, se il prestito riguarda l’acquisto di una casa, si può evitare tutto questo facendo rientrare i prestatori nel rogito in modo tale da chiarire che l’acquisto viene fatto dai genitori e non dal figlio.
Malgrado questa seconda possibilità è sempre consigliabile una scrittura privata in cui si stabiliscono i termini della restituzione e si chiarisca che il figlio non dovrà pagare alcun interesse.
Naturalmente in questo caso non bisognerà pagare alcun tributo.