Mutuo o affitto? Sembrerebbe che gli italiani abbiano ben pochi dubbi al riguardo, privilegiando sempre il pagamento di un mutuo, quando possibile, al canone di un affitto. Ma si tratta di una scelta sensata o, piuttosto, di una tradizione e di una predisposizione ad effettuare investimenti “solidi” e, quindi, più sicuri?
In effetti, conti alla mano, non si può non essere d’accordo sulla saggezza popolare, per così dire, dato che anche gli economisti mostrano come sia assolutamente vantaggioso acquistare casa soprattutto se non troppo piccola (ma neanche troppo ampia) e in una città medio grande. Con un’interessante indagine di mercato, infatti, sono stati presi in esame i valori di mercato per immobili di circa 80 metri quadri situati in zone residenziali pur se non considerate di lusso, e sono stati posti in relazione con i canoni di affitto da dovere versare nelle stesse zone.
Ciò che emerge è una rata di affitto media consente di fare fronte ad una rata di mutuo a venti anni, con tasso variabile, per un importo di circa il 70% del valore totale. Addirittura, ciò che stupisce è che tale percentuale aumenta nel caso di città come Roma e Milano, evidenziando ancora di più la sostanziale convenienza che si lega all’accensione di un mutuo.
Se si preferisce, invece, il tasso fisso, la percentuale coperta del valore dell’immobile è sensibilmente più bassa, ovviamente sempre fissando il tetto a venti anni, per ciò che riguarda la durata.
Nel tempo, tuttavia, il tasso fisso non aumenta, nonostante l’inflazione che fa spostare verso l’alto il canone di affitto, quindi sul lungo periodo si tratta comunque di una scelta vantaggiosa.