Il baratto o permuta è considerato uno scambio di beni o servizi, senza l’uso della moneta.
Come Funziona la Permuta
Nel baratto il valore dei beni oggetto dello scambio viene considerato, in maniera spesso arbitraria, in relazione all’incontro tra domanda e offerta, da cui l’accordo basato soprattutto sul fabbisogno delle parti.
Definizioni a parte, personalmente mi ha sempre affascinato immaginare l’esistenza di una società interamente basata sul baratto, anche se non ci sono prove che sia effettivamente esisitita.
Col baratto, come spesso capita, oltre a risparmiare si ottiene anche una sorta di effetto sostenibile sul riciclo di beni e di oggetti.
Oggi è una pratica molto in voga e, ovviamente, il web diventa la sede di scambio principale.
Ci sono diversi portali dedicati al baratto, che offrono un servizio di scambio, quasi sempre gratuito. Non mancano poi le applicazioni sul tema.
Per evitare fregature conviene sempre affidarsi ai siti che consentono di esprimere un feedback sull’esito del baratto, potendo provvedere anche a rimuovere le persone che non rispettano le regole di scambio.
Inutile dire che i beni e gli oggetti scambiati possono essere i più svariati.
Esistono davvero tantissime possibilità. Rientrano nella categoria anche gli scambi di alloggi per le vacanze ad esempio. Inoltre molti Bed and Breakfast barattano pernottamenti e colazioni per beni di ogni tipo. Interessante l’opzione di dare una mano al gestore del B&B, nelle sue attività lavorative, in cambio della sua ospitalità. Al riguardo mi viene in mente il cosiddetto “Baratto Amministrativo” che consente, in cambio del pagamento delle tasse (IMU e TASI), di offrire la propria opera, che secondo quanto stabilito dalla legge 164 del 2014 può consistere, a discrezione dei comuni previa apposita delibera, in “interventi di pulizia, manutenzione, abbellimento di aree verdi, piazze, strade ovvero interventi di decoro urbano, di recupero e riuso, con finalità di interesse generale, di aree e beni immobili inutilizzati e in genere la valorizzazione di una limitata zona del territorio urbano o extraurbano”.
Tornando al classico, intramontabile baratto, conosco personalmente diverse persone, per lo più donne, che, in barba ad internet, organizzano serate a tema, in casa, per divertirsi a barattare i loro oggetti, gadget, indumenti, CD, DVD ecc…
Prova a parlarne con i tuoi amici, potreste organizzare una divertente serata baratto, oppure partecipare (qui il web torna ad essere d’aiuto) insieme al mercatino del baratto più vicino. Ci sono infatti alcune associazioni che si sono organizzate al riguardo con dei veri e propri eventi ricorrenti dal vivo.
Se ti do il loro nome tu cosa mi dai in cambio?
Scherzi a parte, spero di essere stato d’ispirazione per qualcuno. Poi sta ad ognuno fare le sue ricerche al riguardo e decidere se cominciare il divertente gioco del baratto.
Come Stipulare Contratto di Permuta
Il contratto di permuta, regolamentato dagli articoli 1552 e seguenti del Codice Civile italiano, prevede il reciproco scambio di proprietà di beni o di altri diritti tra due parti. Anche se alcune disposizioni relative alla vendita, come specificato all’articolo 1555 del Codice Civile, trovano applicazione anche nella permuta, le differenze sostanziali tra questi due tipi di contratto sono evidenti: nel contratto di compravendita, il corrispettivo è sempre in denaro, mentre nella permuta si verifica uno scambio di beni o diritti.
In determinate circostanze, può accadere che l’equilibrio nello scambio di beni o diritti sia rettificato mediante il pagamento di una somma di denaro, definita conguaglio. Però, la sostanza del contratto di permuta non si altera; rimane prioritario l’interscambio materiale piuttosto che il valore monetario, a condizione che sia manifesta la comune intenzione delle parti a favorire lo scambio piuttosto che il pagamento in denaro.
Questo tipo di contratto è frequentemente utilizzato nel settore immobiliare. È comune, per esempio, che un proprietario scambi un’area edificabile con un imprenditore, il quale si impegna a costruire sul terreno e a fornire, in contropartita, uno o più appartamenti all’interno dell’edificio realizzato. Questi accordi implicano spesso un’attenta negoziazione e pianificazione, nonché una chiara definizione delle responsabilità e dei tempi di realizzazione.
Dal punto di vista legale, è possibile trovare modelli di contratti di permuta che possono servire da esempio o base di partenza per la redazione di un accordo personalizzato. Le spese legate alla formalizzazione della permuta, così come altre spese accessorie, sono generalmente divise equamente tra le parti, a meno che non si concordi diversamente. Ciò contrappone la permuta alla vendita, dove le spese, salvo diversa convenzione, gravano di norma sull’acquirente.
Nel contesto immobiliare, la normativa prevede specifiche protezioni riguardo l’evizione, ossia la perdita, totale o parziale, della proprietà a seguito delle rivendicazioni di un terzo che si proclama legittimo proprietario o comproprietario. L’articolo 1553 del Codice Civile prevede che, in caso di evizione, il permutante possa richiedere sia la risoluzione del contratto sia un risarcimento danni, nel caso in cui egli non avrebbe accettato lo scambio senza la parte specifica di cui è stato privato. In alternativa, se il permutante desidera mantenere il contratto, ha diritto al risarcimento del valore dell’oggetto al momento dell’evizione e al risarcimento per i danni subiti.