Attualmente l’accesso alla professione del tecnico per il risparmio energetico non è ancora regolamentato; è stata però richiesta l’istituzione di un albo professionale.
Il tecnico per il risparmio energetico, detto anche energy manager, è una figura professionale relativamente nuova introdotta nel 1991 dalla legge n. 10 che obbliga le grandi imprese industriali, del settore civile e dei trasporti, e le amministrazioni pubbliche a nominare un responsabile per il risparmio energetico.
PROFILO
I compiti del tecnico per il risparmio energetico, individuati dalla legge riguardano
– la predisposizione di progetti per un utilizzo più razionale e un minor consumo di energia;
– il controllo costante sull’efficienza degli impianti energetici;
– la gestione degli impianti di riscaldamento;
– la responsabilità sui contratti di fornitura energetica.
Occorre specificare che i progetti di innovazione tecnologica che favoriscono il risparmio energetico e per i quali le aziende possono richiedere dei contributi economici previsti dal Piano Energetico Nazionale devono obbligatoriamente essere firmati dagli energy manager.
REQUISITI
Tra i requisiti tipici del tecnico per il risparmio energetico è necessaria la capacità di analisi e predisposizione ad un’attività principalmente tecnica e di supporto alle decisioni, di tipo consulenziale. Per svolgere questa professione è inoltre essenziale una esperienza, almeno triennale, nel settore in cui opera l’impresa presso cui si lavora.
FORMAZIONE
La formazione per diventare tecnico per il risparmio energetico può essere di tipo tecnico-scientifico o economico. Non esiste ancora un corso di laurea specifico per la formazione di manager delle risorse energetiche. E’ quindi consigliabile frequentare corsi di laurea di tipo tradizionale (ingegneria, economia, scienze politiche, giurisprudenza) facendoli seguire da master o corsi di specializzazione più attinenti al settore energetico. Segnaliamo alcuni opportunità formative:
– corso di diploma universitario (laurea breve) in Ingegneria dell’ambiente e delle risorse (3 anni) l’Università di: Salerno (sede di Avellino), Cagliari, Como, Cosenza, Pavia (sede di Mantova), Firenze (sede di Prato), Bologna (sede di Reggio Emilia), Matera, Palermo, Roma (La Sapienza), Roma (“La Sapienza” sede di Latina), Genova (sede di Savona), Politecnico di Torino, Politecnico di Milano (sede di Como), Trento (sede di Rovereto), Udine;
– corso di laurea in Ingegneria per l’ambiente e il territorio ad orientamento “ambiente ed energia”, di durata quinquennale, presso l’Università di: Ancona, Bologna, Cagliari, Catania (sede di Enna), Cremona, Cosenza, Firenze, Genova, L’Aquila, Mondovì, Napoli “Federico II”, Seconda Università di Napoli (sede di Aversa), Padova, Palermo, Pavia, Perugia, Potenza, Politecnico di Milano, Politecnico di Milano (sede di Como), Politecnico di Milano (sede di Cremona), Politecnico di Milano (sede di Lecco), Potenza, Roma “La Sapienza”, Roma “Tor Vergata”, Genova (sede di Savona), Taranto, Politecnico di Torino, Politecnico di Torino (sede di Mondovì), Politecnico di Bari, Trento, Trieste;
– corso di laurea in Ingegneria meccanica ad orientamento “energia”, di durata quinquennale, con sede presso le università di: Ancona, Seconda Università di Napoli (sede di Aversa), Politecnico di Bari, Bologna, Brescia, Cagliari, Cassino, Catania, Politecnico di Milano (sede di Como), Politecnico di Milano (sede di Cremona), Cosenza, Bergamo (sede di Dalmine), Firenze, Genova, L’Aquila, Politecnico di Milano (sede di Lecco), Politecnico di Milano, Modena, Politecnico di Torino, Politecnico di Torino (sede di Mondovì), Politecnico di Torino (sede di Vercelli), Napoli “Federico II”, Padova, Palermo, Parma, Perugia, Pisa, Potenza, Roma “La Sapienza”, Roma “Tor Vergata”, Roma Tre, Salerno, Genova (sede di Savona), Politecnico di Torino, Trieste, Udine;
– corso di laurea in Ingegneria elettrica ad indirizzo “energia”, di durata quinquennale, con sede presso le università di: Politecnico di Milano, Politecnico Bari, Pavia, Pisa, Napoli “Federico II”, Trieste, Roma “La Sapienza”, Cassino, Palermo, Catania, L’Aquila, Bologna, Cagliari, Politecnico di Milano (sede di Cremona), Genova, Politecnico di Milano (sede di Lecco), Politecnico di Torino (sede di Mondovì), Padova, Genova (sede di Savona), Politecnico di Torino, Trieste;
– corso di laurea in Ingegneria chimica ad indirizzo energetico-elettrochimico presso il Politecnico di Milano;
– corso di laurea in Economia ambientale di durata quadriennale presso l’Università di Siena.
Tra i corsi post laurea segnaliamo:
– Master in Economia dell’energia e dell’ambiente, organizzato dall’ENI – Scuola Superiore Enrico Mattei a Milano (Il master, rivolto ai laureati italiani e stranieri in una delle seguenti discipline: Chimica, Chimica industriale, Economia e commercio, Fisica, Ingegneria, Matematica, Scienze geologiche, Scienze politiche, statistiche ed economiche, mira a dare ai partecipanti una qualificazione nelle principali aree di interesse dell’impresa energetica internazionale;
– Master e corsi organizzati dal COREP (Consorzio per la ricerca e l’educazione permanente) di Torino in collaborazione con il Politecnico di Torino; – corsi organizzati dall’IEFE (Istituto di economia delle fonti di energia dell’Università Bocconi di Milano).
SBOCCHI PROFESSIONALI
Attualmente il tecnico per il risparmio energetico trova impiego principalmente nelle grandi imprese industriali, negli enti di grandi dimensioni operanti nei settori civile, terziario e trasporti. Per i prossimi anni si dovrebbe assistere ad una forte crescita di richiesta per questa figura professionale ed in particolare si prevede un grande impulso nello sviluppo del settore da parte delle piccole e medie imprese. Anche la pubblica amministrazione è un settore che dovrebbe provvedere alla nomina di questi esperti.