Risulta essere oggi una pratica comune, quella di considerare accessibile a chiunque qualunque tipo di prodotto, anche al di sopra delle proprie possibilità, purché acquistato con quelle ce la pubblicità definisce “comode rate”. Quasi quasi, non sembra necessario possedere il denaro sufficiente a permettersi un acquisto, visto che con le offerte presenti in rete o nei negozi tradizionali, tutto diventa alla portata di chiunque. Tuttavia, però, dietro svendite, promozioni o finanziamenti agevolati, si nascondono delle sorprese amare, che possono provocare non poche difficoltà ai bilanci familiari.
Sicuramente, la possibilità di effettuare acquisti a rate è una grande chance in più, ma è anche vero che bisogna sapere bene ciò a cui si va incontro, per non rischiare di trovarsi con budget disastrati, mese dopo mese. Bisogna avere piena consapevolezza di quello che il credito al consumo comporta, definendo con esattezza il contenuto dei contratti che si vanno a firmare e prendendo ogni tipo di informazione circa gli intermediari finanziari ai quali ci si affida.
Esiste anche una normativa apposita che regola il credito al consumo, individuata nel Testo Unico Bancario, agli articoli 121 e seguenti. Queste regole sono valide per i finanziamenti compresi tra i 154,94 ed i 30.987,41 euro, con esclusione dei mutui o dei crediti che maturano interessi più bassi di quelli presenti sul mercato.
Risulta essere importante anche ricordare che, ai fini della validità del contratto, è necessario che siano presenti una serie di dati, obbligatori, a partire dal nome del soggetto finanziatore, unitamente a tutte le informazioni circa il consumatore richiedente, il totale richiesto e il numero delle rate per il rimborso, il Tan, il Taeg e tutti gli altri oneri eventuali aggiuntivi.